Verso la nuova PAC: i punti fermi

Verso la nuova PAC: i punti fermi. La politica agricola comune, la PAC,  è una delle politiche comunitarie di maggiore importanza, impegnando circa il 39% del bilancio dell’Unione europea. Da tempo è in discussione la nuova PAC di cui, al momento, possiamo fissare tre punti fermi:

  1. Uno. Non partirà prima del 1° gennaio 2022 (ma potrebbe anche slittare di un altro anno!).
  2. Due. Nei prossimi due anni il valore dei titoli verrà ricalcolato al ribasso.
  3. Tre. Si potrà contare ancora sui pagamenti per i giovani agricoltori, sugli aiuti accoppiati e sulla riserva nazionale dei titoli.

Per il resto, soprattutto in merito a cosa deciderà l’Italia a proposito dei nuovi titoli e sulle politiche relative ai nuovi Psr, si viaggia tra nebbie fitte.

I pagamenti diretti Pac 2020 e 2021

I titoli in essere e i pagamenti diretti rimarranno in vigore sino a dicembre 2021. Tuttavia nel 2020 i titoli subiranno un taglio del 2% e nel 2021 dell’1,5%. Inoltre i pagamenti diretti nel 2020 subiranno un taglio del 3,9% per effetto della riduzione progressiva del budget Pac.

Pagamenti Pac giovani agricoltori

Il pagamento PAC per i giovani agricoltori rimane confermato e fissato al 50% del pagamento di base.

Riserva nazionale dei titoli

Nel 2020 è consentito l’accesso a tutti e cinque le fattispecie per la riserva nazionale: “A” giovani agricoltori, “B” nuovi agricoltori, ”C” zone montane, “D” zone svantaggiate, “F” provvedimenti amministrativi.

Il valore dei titoli dalla riserva nazionale sarà attorno a 214 euro/ha.

Aiuti accoppiati Pac 2020

Il budget per il 2020 è aumentato e quindi ci sono nuovi valori:

  • Soia (nord Italia sui primi 5 ettari e poi sul 10% della superficie): 66 euro/ha.
  • Proteaginose (centro Italia): 50 euro/ha.
  • Frumento duro (centro e sud Italia): 100 euro/ha.
  • Leguminose e granella (sud Italia): 25 euro/ha.
  • Riso: 150 euro/ha.
  • Barbabietola da zucchero: 650 euro/ha.
  • Pomodoro da industria: 190 euro/ha.
  • Olivo:
    • Liguria, Puglia, Calabria: 90 euro/ha.
    • Puglia e Calabria con pendenze oltre il 7,5%: 112 euro/ha.
    • se si aderisce al “Sistema qualità”: 128 euro/ha.
  • Latte:
    • vacche “Sistema qualità”: 78 euro/capo.
    • vacche “Sistema qualità” in zone montane: 70 euro/capo.
    • bufale da latte: 45 euro/capo.
  • Carne:
    • nutrici duplice attitudine in libro genealogico: 127 euro/capo.
    • nutrici inserite in piani selettivi o di razza: 24 euro/capo.
    • nutrici non iscritte al libro e al registro o alla BDN: 80 euro/capo.
    • bovini macellati età 12-24 mesi allevati per 6 mesi: 42 euro/capo.
    • bovini macellati età 12-24 mesi allevati per 12 mesi: 60 euro/capo.
    • bovini macellati età 12-24 mesi, allevati per 6 mesi e aderenti al “Sistema qualità” o con etichettatura o certificati ai sensi del Reg. UE 1151/2012: 60 euro/capo.
  • Ovini:
    • agnelle da rimonta: 26 euro/capo.
    • ovini e caprini macellati: 6 euro/capo.
  • FONTE – IL NUOVO AGRICOLTORE