Bando per le filiere corte cerealicole, c’è tempo fino al 24 marzo

E’ aperto il bando sulla sottomisura 16.4 denominata ‘Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali’ e finalizzata alla valorizzazione dei cereali per l’alimentazione umana.

L’obiettivo è quello di incentivare la filiera corta e la cooperazione tra imprese cerealicole e imprese della filiera agroalimentare che trasformano e vendono direttamente il prodotto, acquistando direttamente dall’agricoltore e incaricandosi di tutte le fasi necessarie a far giungere il prodotto finale sul mercato, e per farlo a disposizione ci sono 2,6 milioni di euro.

Possono partecipare come beneficiari i partecipanti di un progetto difiliera, che devono costituire un partenariato formato da un capofila e altre aziende partecipanti riuniti in un’associazione temporanea di scopo. L’azienda capofila deve essere una azienda di trasformazione.

L’azienda capofila, in caso di vincita del bando, deve stipulare appositi contratti con cui si impegna ad acquistare direttamente i prodotti dalle aziende cerealicole sul territorio. Quando il capofila è una cooperativa, lo statuto della cooperativa deve prevedere l’obbligo del conferimento e del ritiro per i prodotti per i quali è costituita la filiera corta.

Il bando prevede la copertura dei costi per le operazioni direttamente connesse alla produzione, alla raccolta e alla trasformazione dei cereali.

In questo caso saranno considerate ammesse le spese per la costruzione, l’acquisizione o miglioramento di beni immobili, l’acquisto o il leasing di nuovi macchinari e attrezzature, le spese generali e gli investimentiimmateriali come l’acquisizione o lo sviluppo di programmi informatici e l’acquisto di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali.

Il finanziamento coprirà il 40% delle spese ammesse per gli investimentiimmobiliari e dei beni fissi per destinazione, ad esempio impianti che se anche amovibili sono saldamente fissati al terreno o alla struttura produttiva, e il 20% per gli investimenti in beni mobili.

Non sono invece coperte le spese per la realizzazione e l’acquisizione di locali direzionali da adibire a uffici aziendali o spogliatoi o simili, di immobili da adibire al rimessaggio delle macchine aziendali o a magazzino dei mezzi di produzione, le opere di miglioramentofondiario, di impianti di irrigazione e altre opere di sistemazione della viabilità e della logistica aziendale.

Non sono coperti dal finanziamento nemmeno l’Iva, le spese per demolizioni, gli interessi passivi e oneri finanziari inclusi i costi per le fidejussioni, i semplici investimenti di sostituzione, l’acquisto di impiantied attrezzature usati, di mezzi di trasporto, inclusi i camion e i furgoni.

Le domande dovranno essere compilate sul portale Sian ed essere inviatevia Pec insieme alla modulistica presente nella pagina dedicata al bandoall’indirizzo: direzioneagricoltura.regione@postacert.umbria.it entro il 24 marzo 2019.

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda al testo completo del bando.

 

Fonte: AgroNotizie