Fascia Oilvata, presentata la candidatura all’Unesco

Presentata mercoledì 21 luglio a Montecitorio la candidatura della Fascia olivata Assisi-Spoleto alla Tentative list dell’Unesco. La candidatura è stata avanzata dal Comitato Promotore (costituito dai Comuni di Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto), in accordo con la Regione Umbria e in coordinamento con la presidenza della commissione Agricoltura della Camera.

“La ‘Fascia olivata Assisi-Spoleto’, è un paesaggio pedemontano appenninico riconosciuto sia dal Mipaaf come ‘Paesaggio Rurale e Storico’, creato e modellato dall’uomo nel corso di secoli grazie all’uso di tecniche e metodi di coltivazione tradizionali, sia dalla FAO come patrimonio agricolo mondiale, considerato unico e irripetibile. La Fascia Olivata è infatti un paesaggio non naturale, ma è il risultato del lavoro millenario degli uomini che negli anni hanno piantato gli alberi di olivo e se ne sono presi cura, dando vita ad un ‘paesaggio culturale vivente’. Per questo ho sostenuto fin da subito la candidatura”, ha spiegato il presidente Comagri, Filippo Gallinella, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.

Alla presentazione della candidatura, tenutasi presso la Camera dei deputati, hanno partecipato i sindaci dei sei Comuni coinvolti, oltre all’assessore regionale umbro alle Politiche agricole Roberto Morroni.

 Ora c’è la fase delicata e decisiva del processo: prima bisogna entrare nella lista dei candidati e poi aspettare il pronunciamento.  Il traguardo è lontano ma le probabilità sono molto alte, perché oltre  6mila ettari interamente ricoperti da ulivo, rappresentano un importante unicum che non ha eguali al mondo . Un doveroso ringraziamento – ha concluso Gallinella – va a tutti gli attori coinvolti che, con il loro impegno nel perseguire questo ambizioso obiettivo, dimostrano una volta di più la volontà di valorizzare quella porzione unica dell’Umbria: un valore aggiunto per lo sviluppo del turismo rurale e per l’intero territorio regionale”.