Bollettino Fitosanitario Olivo n.2 del 24/07/2020

FASE FENOLOGICA

Ingrossamento dei frutti e nocciolo non ancora indurito nella maggior parte degli oliveti umbri.

Mosca delle Olive (Bactrocera oleae)

Descrizione dell’andamento del monitoraggio e del campionamento.

Dai controlli effettuati con trappole a feromoni presso aziende rappresentative di aree olivicole omogenee delle maggiori aree olivate dell’Umbria, si rileva che le catture di adulti di mosca stanno aumentando in tutte le località e numeri significativi sono stati ritrovati soprattutto nei Comuni di Assisi, Spello, Deruta, Todi, Trevi, Valfabbrica, Bettona, Corciano, Monte Castello Di Vibio.

Si ricorda alle aziende che intendono il metodo adulticida (in particolare le aziende in regime di agricoltura biologica) di essere pronte per intervenire con trattamenti adulticidi per controllare la presenza del fitofago, qualora le condizioni climatiche fossero favorevoli. A tale proposito  si consiglia di predisporre l’utilizzo di prodotti repellenti/antideponenti (es caolino e prodotti a base di rame).

In agricoltura biologica e a basso impatto ambientale è fondamentale controllare e l’infestazione con tecniche di tipo preventivo oadulticida  con le quali si abbattono le popolazioni adulte di mosca e/o si riduce il numero di uova deposte nelle olive.

IL METODO PREVENTIVO

Inparticolare si ricorda che con il metodo preventivo, fondamentale per la difesa in regime di agricoltura biologica, nel momento in cui le olive raggiungono la fase fenologica di indurimento del nocciolo, alle prime catture all’interno delle trappole a feromone, si può effettuare il trattamento al più presto con Spinosad o con altri prodotti ammessi in biologico, per non correre il rischio che l’infestazione non sia più controllabile.

• Ci sono in commercio prodotti costituiti da esca attrattiva insieme a Spinosad, sostanza insetticida di origine fungina. Dose di utilizzo: 5 lt di soluzione ad ha (1litro di prodotto commerciale sciolto in 4 litri di acqua).

IL TRATTAMENTO

Il trattamento va eseguito quando le mosche adulte volano, ma prima che avvenga l’ovideposizione. Gli ugelli della irroratrice devono formare gocce “grosse” (diametro di 4-6 mm). Ogni goccia attrae l’insetto adulto (maschio e femmina) che ingerisce così la sostanza attiva e muore. Come già detto utili possono anche essere trattamenti ad azione repellente pellente pellente – antideponente antideponente antideponente, intervenendo in prevenzione, prima dell’inizio della generazione di mosca che si intende combattere e soprattutto prima che la mosca deponga deponga deponga l’uovo nell’oliva nell’oliva nell’oliva. E’ importante irrorare bene la chioma per coprire uniformemente le olive. Per questo vanno impiegate macchine adeguate, con pressioni relativamente elevate per raggiugere e coprire anche le parti interne. In genere si ottiene una migliore copertura eseguendo il trattamento con la lancia, eventualmente con un secondo passaggio che copra le zone rimaste meno impolverate dopo il primo e con l’aggiunta di un bagnante/adesivante (es. Lecitina) che consenta di ridurre la tensione superficiale dell’acqua. In genere non resistono molto al dilavamento da pioggia, quindi è preferibile utilizzarli nei periodi meno piovosi. Non è previsto un intervallo di sicurezza tra trattamento e raccolta perché non sono prodotti fitosanitario ma corroboranti o sostanze di base. Si ricorda che è possibile usare solo preparati commercializzati specificatamente per uso agricolo.
I prodotti rameici devono essere irrorati a tutta chioma e hanno anche un’azione di indurimento dei tessuti. In genere resistono meglio al dilavamento della pioggia rispetto al caolino, per questo è consigliabile utilizzarli nel mese di settembre (maggiore probabilità di pioggia). Chi segue le norme dell’Agricoltura Biologica non deve superare i limiti imposti dal REG UE 1981/2018.

N.B. si ricorda che eventuali prodotti rameici, autorizzati e commercializzati come concimi, possono essere usati in biologico  “esclusivamente “esclusivamente in presenza di una […] documentata carenza nutrizionale […] per il micronutriente rame”. Le aziende chea dottano il metodo curativo/larvicida non devono effettuare alcun trattamento, in quanto dai risultati dei campionamenti, delle olive da olio, l’infestazione è del tutto assente e sarebbe perfettamente inutile trattare. La situazione è sotto attento controllo da parte dei tecnici delle Associazioni olivicole (APROL – Perugia, ASSOPROL e OPOO).