Bollettino Fitosanitario Olivo n.4 del 21/08/2020

Mosca delle Olive (Bactrocera oleae)

Descrizione dell’andamento del monitoraggio e del campionamento e consigli di difesa:
L’andamento climatico degli ultimi giorni è stato particolarmente sfavorevole allo sviluppo dell’infestazione.

Andamento del monitoraggio: A causa delle alte temperature degli ultimi giorni le catture di maschi adulti all’interno delle trappole a  feromoni sono rimaste ferme a valori molto bassi. Si ricorda che in agricoltura biologica e a basso impatto ambientale è fondamentale controllare l’infestazione con tecniche di tipo preventivo o adulticida per abbattere la popolazione di mosca adulte e/o e ridurre il numero di uova deposte nelle olive e occorre essere pronti qualora si verifichino piogge e abbassamenti delle temperature (l’ottimale per lo sviluppo dell’infestazione è 26-28°).

In particolare con il metodo preventivo, fondamentale per la difesa in regime di agricoltura biologica, nel momento in cui le olive raggiungono la fase fenologica di indurimento del nocciolo, alle prime catture all’interno delle trappole a feromone, si può effettuare il trattamento al più presto con Spinosad o con altri prodotti ammessi in biologico, per non correre il rischio che l’infestazione non sia più controllabile.
Ci sono in commercio prodotti costituiti da esca attrattiva insieme a Spinosad, sostanza insetticida di origine fungina. Dose di utilizzo: 5 lt di soluzione ad ha (1litro di prodotto commerciale sciolto in 4 litri di acqua). Il trattamento va eseguito quando le mosche adulte volano, ma prima che avvenga l’ovideposizione. Gli ugelli della irroratrice devono formare gocce “grosse” (diametro di 4-6 mm). Ogni goccia attrae l’insetto adulto (maschio e femmina) che ingerisce così la sostanza attiva e muore. Anche l’utilizzo dei prodotti repellenti/antideponenti (es caolino prodotti a base di rame) può risultare utile.
Utili possono essere trattamenti ad azione repellente – antideponente, intervenendo in prevenzione, prima dell’inizio della generazione di mosca che si intende combattere e soprattutto prima che la mosca deponga l’uovo nelle olive. È importante irrorare bene la chioma per coprire uniformemente le olive. Per questo vanno impiegate macchine adeguate, con pressioni relativamente elevate per raggiungere e coprire anche le parti interne. In genere si ottiene una migliore copertura eseguendo il trattamento con la lancia, eventualmente con un secondo passaggio che copra le zone rimaste meno impolverate dopo il primo e con l’aggiunta di un bagnante/adesivante (es. Lecitina) che consenta di ridurre la tensione superficiale dell’acqua.

In genere questi prodotti non resistono molto al dilavamento da pioggia, quindi è preferibile utilizzarli nei periodi meno piovosi. Non è previsto un intervallo di sicurezza tra trattamento e raccolta perché non sono prodotti fitosanitari, ma corroboranti o sostanze di base. Si ricorda che è possibile usare solo preparati commercializzati specificatamente per uso agricolo. I prodotti rameici devono essere irrorati a tutta chioma e hanno anche un’azione di indurimento dei tessuti. In genere resistono meglio al dilavamento della pioggia rispetto al caolino, per questo è consigliabile utilizzarli nel mese di settembre (maggiore probabilità di pioggia). Chi segue le norme dell’Agricoltura Biologica non deve superare i limiti imposti dal REG UE 1981/2018. I prodotti base di rame servono anche a controllare  eventuali eventuali eventuali infezioni del fungo che provoca la malattia nota come Occhio di pavone dell’olivo (Spilocaea oleaginea) e negli oliveti  con condizioni più favorevoli alla malattia è consigliabile fare un primo trattamento in pre-fioritura, a maggio ed un secondo  intervento a fine agosto-primi di settembre.
N.B. si ricorda che eventuali prodotti rameici, autorizzati e commercializzati come concimi, possono essere usati in biologico “esclusivamente in presenza di una […] documentata carenza nutrizionale […] per il micronutriente rame”.

Andamento del campionamento

I campionamenti eseguiti dai tecnici delle associazioni olivicole su campioni di olive raccolte presso gli oliveti monitorati, hanno rilevato che la soglia economica (8 olive infestate su 100), nelle ultime due settimane non è stata superata in nessuna azienda controllata e quindi non sono necessari interventi chimici ovo-larvicidi. La situazione è sotto attento controllo da parte dei tecnici delle Associazioni olivicole (APROL Umbria, ASSOPROL e OPOO).