Bollettino Fitosanitario Olivo n. 4 del 03/08/2018

Fase fenologica: indurimento del nocciolo (BBCH:75)

Nocciolo indurito
Fonte: CRA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria

Andamento climatico: Un promontorio anticiclonico di matrice afro-mediterranea si estende dalla penisola iberica all’Italia centro settentrionale con modeste infiltrazioni di aria relativamente più fresca in quota, che potranno favorire locali fenomeni di instabilità pomeridiana, tempo prevalentemente stabile fino a martedì. 

Mosca delle Olive (Bactrocera oleae Gmelin)

Descrizione dell’andamento del monitoraggio e del campionamento

Dai controlli effettuati con trappole a feromoni presso aziende rappresentative di aree olivicole omogenee delle maggiori aree olivate dell’Umbria, si rileva che le catture sono in diminuzione.

Il numero delle catture di adulti di mosca, per effetto delle alte temperature è in diminuzione.

Il perdurare di condizioni atmosferiche non favorevoli allo sviluppo dell’infestazione implica, per le aziende che adottano il metodo adulticida (in particolare le aziende in regime di agricoltura biologica) di mantenere alto il livello di attenzione, per essere pronti ad intervenire, qualora si verificassero piogge, con i trattamenti adulticidi.

In particolare si ricorda che con il metodo preventivo/adulticida, fondamentale per la difesa biologica, nel momento in cui le olive raggiungono la fase fenologica di indurimento del nocciolo, alle prime catture all’interno delle trappole a feromone, si deve effettuare il trattamento al più presto con Spinosad o con altri prodotti ammessi in biologico, per non correre il rischio che l’infestazione non sia più controllabile.

Le aziende che adottano il metodo curativo/larvicida non devono effettuare alcun trattamento, in quanto dai risultati dei campionamenti delle olive l’infestazione è del tutto assente e sarebbe perfettamente inutile trattare.

La situazione è sotto attento controllo da parte dei tecnici delle Associazioni olivicole (APROL – Perugia, ASSOPROL e OPOO).

Si ricorda che lo sviluppo della mosca è fortemente legato alla temperatura atmosferica, infatti gli sfarfallamenti iniziano a 14-18°C; la soglia termica inferiore per lo sviluppo degli stadi giovanili è di 9- 11°C, mentre quella superiore è di 31-33°C. Inoltre un accumulo termico superiore ai 31°C di circa 70 ore determina l’abbassamento numerico delle popolazioni, l’arresto dell’attività riproduttiva degli adulti ed il riassorbimento delle uova. Queste caratteristiche legate all’andamento climatico rendono lo sviluppo di questo fitofago diverso da zona a zona in relazione alla latitudine, all’altitudine, all’orientamento di ogni singolo appezzamento e diverso da un anno all’altro.

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