Bollettino Fitosanitario Olivo n.7 del 11/09/2020

Andamento climatico: Pressione in lieve calo con modesta instabilità pomeridiana sulle zone interne delle regioni centro settentrionali italiane, da domani pressione in aumento. Lunedì poco nuvoloso. Martedì da poco a parzialmente nuvoloso con locale modesta instabilità sulle zone appenniniche più meridionali. http://www.cfumbria.it/.

Mosca delle Olive (Bactrocera oleae)

Descrizione dell’andamento del monitoraggio e del campionamento e consigli di difesa: I monitoraggi effettuati in questa settimana hanno segnalano aumenti delle catture di adulti di mosca soprattutto nei Comuni di Trevi, Foligno, Spello, Perugia, Deruta, Valfabbrica, Panicale, Magione, Castiglione del Lago, Giano dell’Umbria, Monte Castello di Vibio e Guardea.

Andamento del monitoraggio
Le catture di maschi adulti all’interno delle trappole a feromoni sono in generale basse.
Le condizioni climatiche, caratterizzate dal lieve calo della pressione con possibili piogge pomeridiane in alcune zone della regione, possono determinare le condizioni favorevoli allo sviluppo dell’infestazione.

Pertanto, per chi adotta il metodo adulticida e segue in particolare il metodo dell’agricoltura biologica, questo è il momento per intervenire con il prodotto o, il sistema che si intende adottare (Vedere gli specifici consigli che seguono), a causa delle mutate condizioni climatiche.

 

Per chi adotta il metodo curativo, ovo-larvicida non occorre ancora intervenire, ma nelle prossime settimane occorre campionare sempre le olive, per verificare i diversi stadi biologici dell’insetto (anche in questo caso di seguito si trovano tutte le informazioni necessarie per eseguire un corretto campionamento nel proprio oliveto).

La situazione è sotto attento controllo da parte dei tecnici delle Associazioni olivicole (APROL Umbria, ASSOPROL e OPOO).

Si ricorda che in agricoltura biologica e a basso impatto ambientale è fondamentale controllare l’infestazione con tecniche di tipo preventivo o adulticida per abbattere la popolazione di mosca adulte e/o e ridurre il numero di uova deposte nelle olive ed occorre essere pronti qualora si verifichino piogge e abbassamenti delle temperature (l’ottimale per lo sviluppo dell’infestazione è 26-28 gradi centigradi) In particolare con il metodo preventivo, fondamentale per la difesa in regime di agricoltura biologica, nel momento in cui le olive raggiungono la fase fenologica di indurimento del nocciolo, alle prime catture all’interno delle trappole a feromone, si può effettuare il trattamento al più presto con Spinosad o con altri prodotti ammessi in biologico, per non correre il rischio che l’infestazione non sia più controllabile. Ci sono in commercio prodotti costituiti da esca attrattiva insieme a Spinosad, sostanza insetticida di origine fungina. Dose di utilizzo: 5 lt di soluzione ad ha (1litro di prodotto commerciale sciolto in 4 litri di acqua).

Il trattamento va eseguito quando le mosche adulte volano, ma prima che avvenga l’ovideposizione. Gli ugelli della irroratrice devono formare gocce “grosse” (diametro di 4-6 mm). Ogni goccia attrae l’insetto adulto (maschio e femmina) che ingerisce così la sostanza attiva e muore.

Anche l’utilizzo dei prodotti repellenti/antideponenti (es. caolino e prodotti a base di rame) può risultare utile.

Utili possono essere trattamenti ad azione repellente – antideponente, intervenendo in prevenzione, prima dell’inizio della generazione di mosca che si intende combattere e soprattutto prima che la mosca deponga l’uovo nelle olive. È importante irrorare bene la chioma per coprire uniformemente le olive. Per questo vanno impiegate macchine adeguate, con pressioni relativamente elevate per raggiugere e coprire anche le parti interne. In genere si ottiene una migliore copertura eseguendo il trattamento con la lancia, eventualmente con un secondo passaggio che copra le zone rimaste meno impolverate dopo il primo e con l’aggiunta di un bagnante/adesivante (es. Lecitina) che consenta di ridurre la tensione superficiale dell’acqua. In genere questi prodotti non resistono molto al dilavamento da pioggia, quindi è preferibile utilizzarli nei periodi meno piovosi. Non è previsto un intervallo di sicurezza tra trattamento e raccolta perché non sono prodotti fitosanitari, ma corroboranti o sostanze di base. Si ricorda che è possibile usare solo preparati commercializzati specificatamente per uso agricolo.

I prodotti rameici devono essere irrorati a tutta chioma e hanno anche un’azione di indurimento dei tessuti. In genere resistono meglio al dilavamento della pioggia rispetto al caolino, per questo è consigliabile utilizzarli nel mese di settembre (maggiore probabilità di pioggia). Chi segue le norme dell’Agricoltura Biologica non deve superare i limiti imposti dal REG UE 1981/2018.

I prodotti a base di rame servono anche a controllare eventuali infezioni del fungo che provoca la malattia nota come Occhio di pavone dell’olivo (Spilocaea oleaginea) e negli oliveti con condizioni più favorevoli alla malattia è consigliabile fare un primo trattamento in pre-fioritura, a maggio ed un secondo intervento a fine agosto-primi di settembre.

N.B. si ricorda che eventuali prodotti rameici, autorizzati e commercializzati come concimi, possono essere usati in biologico “esclusivamente in presenza di una […] documentata carenza nutrizionale […] per il micronutriente rame”.

Andamento del campionamento

I campionamenti eseguiti dai tecnici delle associazioni olivicole su campioni di olive raccolte presso gli oliveti monitorati, hanno rilevato che la soglia economica (8 olive infestate su 100), nell’ultima settimana non è stata superata in nessuna azienda controllata e quindi non sono necessari interventi chimici ovo-larvicidi. Si raccomanda di effettuare ed analizzare il campione di olive a livello aziendale regolarmente.

Aziende che adottano il metodo curativo/larvicida

Al superamento della soglia economica si consiglierà di intervenire utilizzando le sostanze attive riportate nella tabella seguente, inoltre a livello regionale si consiglia di effettuare settimanalmente il campionamento delle olive e di comunicare i risultati ai tecnici che operano sul territorio.

 

Uso eccezionale e Deroga
Regionale: al max 2
DIMETOATO Tempo di carenza 28 gg trattamenti/anno e solo con Massimo 2
i due formulati commerciali trattamenti/anno
autorizzati (Vedi riquadro) sull’olivo
FOSMET Tempo di carenza 30 gg Disciplinare regionale max 1 indipendentemente
trattamenti/anno dall’avversità
ACETAMIPRID Tempo di carenza 21gg Disciplinare regionale max 1
trattamenti/anno

Si ricorda che la difesa curativa consiste nell’eliminare le giovani larve una volta che si sono sviluppate all’interno delle olive. La soglia d’intervento è di 8 tra uova e larve giovani riscontrate all’interno di un campione di 100 olive.

Si ricorda inoltre, che l’efficacia dei prodotti larvicidi si aggira su 15/20 gg, quindi effettuare trattamenti “preventivi”, prima del raggiungimento della soglia dell’8% non avrebbe nessuna utilità.

L’esposizione a sud e sud est degli oliveti, le condizioni di fertilità e umidità del suolo, l’altimetria e la percentuale di varietà a frutto più grande influenzano fortemente gli attacchi da parte della mosca. Pertanto è fondamentale analizzare il campione di olive a livello aziendale.

Si suggerisce quindi di effettuare campionamenti aziendali per valutare il grado di infestazione puntuale ed essere pronti ad intervenire qualora i risultati del campionamento lo giustificassero, anche per poter rispettare, in caso di necessità del trattamento, i tempi di carenza dei prodotti fitosanitari utilizzabili e la limitazione del numero dei trattamenti effettuabili.

Altre avversità

Qualora si verificassero grandinate si consiglia di intervenire tempestivamente (entro 12-24 ore dall’evento) con trattamenti a base di rame, efficaci contro la diffusione del batterio agente della “rogna dell’olivo” ed anche nei confronti del fungo agente dell’occhio di pavone, oltre ad avere effetto repellente nei confronti della mosca delle olive.