Confagricoltura, premiati vincitori del bando agricoltura sociale

L’agricoltura nella sua dimensione etica che unisce l’attenzione alle persone all’attività economica ed imprenditoriale. E’ il profilo delle aziende premiate con l’edizione 2017 del bando “Coltiviamo agricoltura sociale” voluto da Confagricoltura e dal suo presidente Massimiliano Giansanti.
“Oggi verranno premiate tre aziende – dice – tre aziende importanti, tre aziende che hanno dimostrato come l inclusione sociale sia oggi uno strumento importante anche per il comparto dell agricoltura. L agricoltura vuole giocare un ruolo importante nel futuro nell agenda politica ed economica della nostra nazione ma soprattutto anche nel futuro della nostra società”.

Storie che parlano di solidarietà, di lavoro, di inclusione e di diritti cui andranno 40mila euro e una borsa di studio. Come quella della cooperativa Giuseppe Garibaldi di Roma che grazie al premio potrà allestire un banco ambulante per far conoscere l’autismo. O quella dell’azienda Vivaio Villanova di Foggia che con il suo Orto di aiuto offre un percorso di inclusione lavorativa a chi soffre di disagio sociale. Per finire con l’azienda agricola Capone di Pollenza, in provincia di Macerata, che avvia al lavoro agricolo persone con disabilità cognitive o provate dal terremoto.

“Dietro la produzione del cibo poi ci sono delle storie – prosegue Giansanti – delle storie che vanno raccontate. In particolare modo vanno raccontate le storie di tutti coloro i quali utilizzano il settore economico dell’agricoltura quale anche strumento sociale, strumento per poter inserire nel ciclo produttivo persone che oggi vivono momenti difficili nella loro vita. Ed è per questo che Confagricoltura da alcuni anni vuol premiare quelle aziende che hanno dimostrato nell’anno di poter portare avanti quei progetti che premiano e valorizzano il ruolo sociale dell’agricoltura”.

La consegna dei premi è stata anche l’occasione per presentare la collaborazione avviata tra Confagricoltura e Fondazione Snam, e spiegata dal suo presidente Carlo Malacarne: “Valuteremo insieme dei progetti di agricoltura sociale e daremo la nostra disponibilità, su terreni dove ci sono i nostri impianti, stiamo parlando di 10 ettari iniziali che potrebbero arrivare poi a 40 ettari. Per cui insieme a Confagricoltura studieremo come gestire questi terreni, come renderli produttivi con un vantaggio sul territorio per quelle realtà che sono forse più critiche e difficili da gestire dai privati”.