Enoturismo, la Regione Umbria approva il disciplinare per l’esercizio delle attività

La Regione Umbria ha dato il via libera all’approvazione di un disciplinare per l’esercizio delle attività enoturistiche.

Con questa nuova normativa si potrà contribuire alla valorizzazione delle aree e delle produzioni vitivinicole regionali, alla qualificazione dell’accoglienza nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato e alla promozione dell’enoturismo quale forma di turismo dotata di specifica identità.

Requisiti soggettivi

Possono esercitare l’attività di enoturismo:

      • Imprese agricole che esercitano la coltivazione della vite, la trasformazione e la commercializzazione delle proprie produzioni vitivinicole come attività connessa, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
      • Imprese agroindustriali che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti vitivinicoli attraverso la prevalente acquisizione della materia prima da terzi, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.

Requisiti oggettivi

Le attività enoturistiche devono essere svolte nel rispetto delle normative vigenti, ed in particolare di quelle igienico-sanitarie, urbanistiche e di sicurezza a tutela degli ospiti, previsti dalla normativa vigente e devono rispettare i requisiti standard minimi di qualità previsti dall’art. 2 del Decreto Ministeriale 12 marzo 2019 ed in particolare:

      • apertura annuale o stagionale di un minimo di tre giorni a settimana all’interno dei quali possono essere comprese le domeniche, i giorni festivi e prefestivi;
      • strumenti di prenotazione delle visite, preferibilmente informatici;
      • cartello da affiggere all’ingresso dell’azienda che riporti i dati relativi all’accoglienza enoturistica, ed almeno gli orari di apertura, la tipologia del servizio offerto e le lingue parlate;
      • sito o pagina web aziendale
      • indicazione dei parcheggi in azienda o nelle vicinanze
      • materiale informativo sull’azienda e sui suoi prodotti stampato in almeno tre lingue, compreso l’italiano
      • esposizione e distribuzione del materiale informativo sulla zona di produzione, sulle produzioni tipiche e locali con particolare riferimento alle produzioni con denominazione di origine sia in ambito vitivinicolo che agroalimentare, sulle attrazioni turistiche, artistiche, architettoniche e paesaggistiche del territorio in cui è svolta l’attività enoturistica;
      • ambienti dedicati e adeguatamente attrezzati per l’accoglienza e per la tipologia di attività svolte dall’operatore enoturistico;
      • personale addetto dotato di competenza e formazione, anche sulla conoscenza delle caratteristiche del territorio, compreso tra iltitolare dell’azienda o i familiari coadiuvanti, i dipendenti dell’azienda ed i collaboratori esterni.

Attività enoturistiche

Sono considerate attività enoturistiche e sono quindi assoggettate al presente disciplinare le seguenti attività svolte anche disgiuntamente:

      • le attività formative ed informative rivolte alle produzioni vitivinicole del territorio e alla conoscenza del vino, le visite guidate, le visite nei luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, della storia e della pratica dell’attività vitivinicola ed enologica in genere, le iniziative di carattere didattico, culturale e ricreativo;
      • le attività di degustazione e commercializzazione delle produzioni vitivinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti.

       

    • Febbraio 2021

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