Gentiloni allo stand Vinitaly dell’Umbria. L’obiettivo è “dare una mano”

Il premier Paolo Gentiloni sceglie le aziende delle regioni terremotate per lanciare la sua visita al Vinitaly, l’obiettivo è quello di “dare una mano”, dice. Visita così gli stand di Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria e non risponde alle domande sulla situazione politica attuale.

“Una visita importante quella del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che ha confermato tutto il sostegno e la vicinanza del Governo italiano ai territori ed ai produttori interessati e colpiti dal sisma”. Così l’assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, ha commentato la visita che il Presidente del Consiglio Gentiloni ha compiuto questa mattina, lunedì 16 aprile, insieme a Paola De Micheli, commissario straordinario per la ricostruzione, negli spazi dedicati all’Umbria, nei padiglioni del Vinitaly in corso di svolgimento a Verona. Il presidente Gentiloni ha visitato gli espositori di tutte le Regioni colpite dal terremoto e, nello stand dell’Umbria, ha incontrato i rappresentanti della Cantina Colle Uncinano di Spoleto, i Gal dell’Umbria ed il Parco Tecnologico agroalimentare, ma “con tutte le Aziende umbre presenti – ha sottolineato l’assessore Cecchini – ha avuto modo anche di affrontare il tema dei cosiddetti danni indiretti provocati dal sisma in tutta la Regione, cogliendo con soddisfazione i primi segnali di ripresa che giungono dal territorio, nei diversi settori, da quello turistico a quello enogastronomico”.

Ma intanto il Vinitaly in corso si sta rilevando un grande successo per l’Umbria, presente con una cinquantina di cantine. Un settore in grado di fare squadra e di coinvolgerne e trainarne altri. E’ il caso di “Arte & Sagrantino”, un progetto non solo per la valorizzazione del territorio. E’ un invito a visitare l’Umbria dell’arte e del vino che quest’anno unisce Comuni e Associazioni nella celebrazione di questo legame: un’offerta vastissima di eventi e una mostra itinerante che nei prossimi mesi sarà possibile visitare attraverso i luoghi del Sagrantino.

Al centro, Montefalco e l’impegno dei produttori del Consorzio Tutela Vini che in collaborazione con il Comune stanno pianificando l’ambizioso ampliamento delle Cantine Francescane – struttura annessa al Complesso Museale di San Francesco con ampie vasche di pigiatura dell’uva, utilizzate già tra il XVIII e XIX secolo per la produzione del Sagrantino una – per dare seguito alle azioni di valorizzazione del patrimonio artistico culturale che rappresentano il cuore pulsante del Sistema Sagrantino.

Già negli anni passati, attori privati e pubblici del territorio hanno lavorato fianco a fianco cofinanziando il restauro della pala d’altare “Madonna della Cintola” di Benozzo Gozzoli, e contribuendo alla realizzazione della mostra dedicata a Antoniazzo Romano, che riportò a Montefalco molte delle opere del maestro, tra le quali il trittico della “Madonna col Bambino tra i Santi Paolo, Benedetto, Giustina e Pietro”.

“La cultura produce ricchezza per tutto il sistema, ma è importante attuare interventi mirati per riconoscere a questo patrimonio il giusto valore – Ha dichiarato Amilcare Pambuffetti, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco – Il modello Sagrantino, oltre ad esaltare la filiera vitivinicola, concepisce l’aspetto storico come elemento inscindibile dall’identità di un territorio. Recuperarne la bellezza perduta, è un investimento fondamentale di tempo, di attenzione e di civiltà, non solo economico”.

L’iniziativa, presentata in occasione del Vinitaly, include numerose attività messe in atto nel territorio dell’area delle denominazioni di origine Montefalco Sagrantino. Per tutto l’anno, inoltre, il territorio si tingerà di glicine con addobbi a tema, che interesseranno ogni angolo delle città, dalle aiuole all’arredo urbano, il colore che caratterizza Arte & Sagrantino.

“La capacità di far rete rende l’Umbria più forte – conclude l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini – Il sistema Sagrantino che unisce la forza di un vitigno e la forza di un territorio con le bellezze artistiche ha fatto e continuerà a fare la differenza per l’intero territorio”.

FONTE UMBRIADOMANI