Al Vinitaly, la riscoperta dei vitigni autoctoni e i ristori per le imprese agricole

Da un lato una discussione generale sulle politiche agricole comunitarie e nazionali, con il confronto tra regioni e ministero sulla possibilità di poter adottare ristori per tutte le imprese agricole; dall’altra una visione particolare sul futuro della viticoltura in Umbria incentrata sull’importanza della biodiversità con la riscoperta dei vitigni autoc-toni come strumento di crescita qualitativa per il settore vitivinicolo umbro.

Sono questi gli argomenti che hanno caratterizzato la seconda giornata del Vinitaly, che nel padiglione della Regione Umbria è stata animata da ben otto incontri, aperti da quello riservato ai compratori internazionali del Centro Europa.

Come detto, la mattinata però ha vissuto di incontri politici a livello nazionale. L’assessore all’agricoltura della regione Umbria Roberto Morroni, ad esempio, ha partecipato alla Commissione Politiche Agricole alla presenza del ministro Stefano Patuanelli.  Nel corso della riunione sono state affrontate diverse questioni ancora aperte che riguardano l’intero settore agricolo.

“Nell’incontro con il Ministro Patuanelli – ha spiegato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Roberto Morroni – ci siamo confrontati su questioni ancora da definire, che rivestono importanza cruciale per il settore agricolo nel suo complesso, con particolare riferimento ai provvedimenti a sostegno dei produttori, che ancora si trovano ad affrontare una situazione internazionale di incertezza e un aumento dei costi importante. Come Regione Umbria abbiamo spinto – ha concluso – perché si arrivi alla replica di ristori per le aziende agricole analogamente a quanto fatto per fronteggiare la pandemia da Covid 19.”

Incontri istituzionali a parte, nel padiglione Umbria il tema centrale ha ruotato attorno all’importanza di poter sviluppare nel territorio regionale vitigni autoctoni storici, per poter differenziare la produzione vitivinicola ed elevare la qualità del prodotto destinato ai mercati esteri.

Davanti ai giornalisti e blogger, si sono alternati ii professori dell’Università di Perugia Manuel Vaquero (docente di Storia Economia presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia) e Alberto Palliotti (docente di Viticoltura ed Enologia al Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia) hanno spiegato come in Umbria, ma anche nel resto dell’Italia, sia in atto una vera e propria operazione di archeologia vitivinicola e le sue prospettive di sviluppo in una regione, come l’Umbria, che per limiti strutturali deve puntare le sue carte sulla qualità e la differenziazione della produzione (vedi video).

Ma la seconda giornata del Vinitaly è stata anche l’occasione per poter presentare ufficialmente la prossima edizione di Only Wine Festival, il salone dei giovani produttori e delle piccole cantine, in programma a Città di Castello dal 30 aprile al 2 maggio, con la partecipazione del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Sen. Gian Marco Centinaio, del Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, dell’ Assessora al Turismo e Commercio di Città di Castello, Letizia Guerri e di Sandro Camilli, Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier dell’Umbria. 

Infine, sempre a proposito di eventi che fanno grande la nostra regione, non poteva mancare una originale degustazione di cioccolato artigianale umbro a cura di Eurochocolate, in abbinamento a vini dolci e passiti e accompagnata dalle note Jazz e video d’autore realizzati in giro per l’Umbria nelle diverse edizioni della manifestazione Umbria Jazz.