La tutela della Biodiversità di interesse agrario e alimentare: a Perugia un confronto sul modello umbro.

Martedì 20 maggio l’iniziativa all’Università degli Studi di Perugia con i principali attori della rete regionale, coordinata da Umbria Biodiversity Network.

Si celebrerà anche a Perugia la Giornata Nazionale della Biodiversità di interesse agrario e alimentare, con un importante convegno che martedì 20 maggio verrà ospitato nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali (DSA3) dell’Università degli Studi di Perugia. Un’iniziativa di altissimo profilo promossa da Umbria Biodiversity Network, una nascente rete di intenti che coinvolge ricercatori, aziende agricole e cittadini, puntando ad inserirsi nella discussione nazionale ed europea sull’agrobiodiversità.

Il convegno è realizzato in collaborazione con Regione Umbria, Parco 3APTA, DSA3, e in partnership con l’ecosistema Agritech Beeco, e nel quadro delle celebrazioni nazionali, fa il punto sugli strumenti esistenti per la tutela delle risorse genetiche autoctone, istituiti dalla legge nazionale 194 del 2015, come le Comunità del Cibo, che avranno uno spazio dedicato nell’evento, o quelli attuati secondo la conseguente legge regionale 12/2015, come il Registro Regionale, e la Rete di Conservazione e Sicurezza: formata da chiunque possieda a vario titolo, e si impegni a conservare nel tempo, una o più risorse tra quelle iscritte al Registro Regionale. Tuttavia, secondo il ruolo nuovo che ha assunto la biodiversità, come alternativa produttiva per i sistemi agricoli locali e strumento concreto per fronteggiare il cambiamento climatico, l’appuntamento umbro va oltre l’approccio conservativo posto dagli strumenti regionali, e attraverso una disamina degli ostacoli normativi, delle criticità e delle strategie possibili, intende dare una risposta innovativa alla domanda: come si riporta biodiversità sulla terra e sulla tavola?

La mattinata si aprirà con i saluti di benvenuto, che introdurranno le k-words della giornata, innovazione e partecipazione, corrispondenti alle due fasi del seminario: la sessione del mattina, più ‘tecnica’, fornisce un aggiornamento sulle normative sementiere, la ricerca genetica e le strategie di mercato; la sessione pomeridiana si dedica invece ai valori di cui la biodiversità è portatrice – ambientali, sociali, economici –  come bene collettivo, e che ci consegna come eredità per il nostro futuro.

I lavori si avviano alle 9, con l’intervento di Mauro Gramaccia (Parco 3APTA) che introduce il tema al cuore della giornata, presentando il quadro delle azioni di tutela e conservazione del sistema regionale attuato dall’ente che rappresenta, e Luca Crotti del Servizio Fitosanitario Regionale che esporrà una panoramica sul controllo fitosanitario nel territorio. Alle 9.30 si procede con il focus sullo stato della ricerca genetica, con la relazione del Dott. Lorenzo Raggi (DSA3) e quella del Prof. Emilio Albertini (DSA3), in cui si parlerà di approcci di miglioramento genetico e nuove tecniche genomiche, mentre alle 10.45 Romana Bravi (CREA-DC) offrirà quindi una prospettiva sulla conservazione in situ con un focus sui processi di mantenimento locali. A seguire si affronterà il tema della biodiversità dal punto di vista di una ditta sementiera, con Antonio Lo Fiego di Arcoiris, per concludere questa parte del seminario con Riccardo Bocci (Rete Semi Rurali), che si concentrerà sulla traslazione di mercato delle varietà eterogenee e sul nuovo regolamento europeo.

Dopo una pausa caffè i lavori riprenderanno alle 11.45 con un’analisi della biodiversità in arboricoltura a cura di Mauro Gramaccia (Parco 3APTA) e del Prof. Alberto Palliotti (DSA3) con un focus sulla viticoltura. Alle 12.15 circa si parlerà di biodiversità dell’olivo con Silvano di Murro e Pierfrancesco Saladino del Consorzio Nazionale Biodiversità dell’Olivo. Prima che si concluda la mattinata, alle 12.45, sarà quindi il momento dell’attesa tavola rotonda dedicata alla reintroduzione di biodiversità nei sistemi produttivi. Si passerà quindi al “Lunch biodiverso” con degustazione di oli a cura di Umbria Biodiversity, Consorzio AVO e ABC Rutale, i lavori proseguiranno dalle 15.30 con una sessione pomeridiana.

Questa sessione vedrà gli interventi del Prof. Gaetano Martino (Direttore DSA3, Unipg) sul tema “Le Comunità del Cibo come strumento di azione collettiva” e le testimonianze in collegamento di Patrizia Ducci (Comunità del Cibo di Montespertoli) e Annibale Formica (Comunità del Cibo – Area Sud Basilicata) e quella in presenza Massimo Miniati (Comunità del Cibo del Monte Amiata). Alle 16.30 il Prof. Giuseppe Caforio (Unipg) parlerà dell’importante tema, centrale nella gestione di mercato della biodiversità, del diritto della proprietà intellettuale posto in essere dal trattato Fao. Alle 16.45, Luigi Galimberti (ToSeed & Partners) e Luciano Concezzi (Team Dev) esploreranno il legame tra biodiversità e tecnologia, della tradizione con l’innovazione tecnologica dell’agricoltura 4.0. La giornata si concluderà alle 17.30 con un dibattito e la chiusura dei lavori, seguiti alle 18.00 da un “aperitivo biodiverso”. La moderazione dell’evento sarà affidata a Valentina Dugo (Umbria Biodiversity Network) e Michele Bellucci (Giornalista Contadino).

L’evento di Perugia si distingue dagli altri in programma sul territorio nazionale per voler spingere la discussione verso il nuovo significato che la biodiversità ha assunto nello sviluppo sostenibile. L’obiettivo è riportare la diversità nei sistemi agro-alimentari con un approccio nuovo e trasversale, riconoscendola come un valore strategico per il futuro, L’Umbria in questa ottica appare come un modello virtuoso. La giornata nasce dall’esigenza di aggiornare e formare sullo stato dell’arte della ricerca genetica e della gestione normativa, per esplorare gli ostacoli alla sua reintroduzione e gli spazi normativi su cui fondare nuove strategie di mercato, che puntano a riconsegnare al territorio varietà di interesse locale oggi escluse dall’attuale sistema agricolo. Al tal scopo si promuove una cooperazione interdisciplinare tra sapere scientifico, attori tecnici e istituzionali, e settori produttivi, con l’intento di rispondere ai nuovi fabbisogni dello sviluppo locale e dimostrare l’importanza della biodiversità non solo per il suo valore ambientale o culturale, ma anche per il suo rilevante valore sociale ed economico, vero e proprio motore di sviluppo per i territori locali.

Il programma coprirà un ampio spettro di temi cruciali, esplorando gli aspetti legislativi, scientifici, tecnologici e pratici legati alla gestione e valorizzazione dell’agrobiodiversità in diversi settori produttivi, incluse le dinamiche di mercato e il ruolo delle comunità locali. La partecipazione alla giornata offre l’opportunità di maturare crediti formativi per agronomi e periti agrari, favorire il networking con esperti e attori locali e regionali, e ricevere aggiornamenti su novità scientifiche, tecnologiche e normative.

Per partecipare è sufficiente registrarsi al form online raggiungibile qui:
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Per maggiori informazioni è a disposizione la casella email biodiveristynetworkumbria@gmail.com.