PSR 2014 2020, la Ue elogia l’Umbria. Morroni: ottimizzeremo gli interventi del Programma

Si è svolto lunedì 16 dicembre presso la sede della Regione Umbria nel Palazzo Broletto il Comitato di Sorveglianza del PSR 2014-2020 con all’ordine del giorno, tra l’altro, lo stato di avanzamento del Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020.

Nella sala centrale del terzo piano erano presenti, oltre all’Autorità di gestione del PSR Umbria, Ciro Becchetti, al dirigente del Servizio Sviluppo rurale e Agricoltura sostenibile Franco Garofalo, e i rappresentanti del partenariato, anche la neo presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il nuovo assessore all’Agricoltura Roberto Morroni e il rappresentante della Comunità europea Emanuel Jankowski.

Ad oggi è stato spiegato nella relazione, sono stati avviati quasi tutti gli interventi secondo le modalità attuative previste dal Programma.

Per quanto riguarda le risorse impegnate, il PSR registra un avanzamento in linea con quanto programmato. Le risorse sotto impegno risultano pari a 795 milioni di euro, pari ad oltre l’85% delle risorse programmate.

I livelli maggiori di impegno riguardano la Misura 3 (“Regimi di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari”) che ha raggiunto il completo utilizzo delle risorse; la Misura 10 (“Pagamenti agro –climatico – ambientale”) con oltre il 97% delle risorse utilizzate e la Misura 13 (“Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”) con il 96%.

A livello di Priorità, invece, come spiegato dall’Autorità di Gestione, la numero 4 (“Preservare, rispristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura”) è quella che ha impegnato il maggior numero di risorse con oltre 260 milioni (95% del totale).
Dei 386 milioni di spesa sostenuta dalla Regione Umbria, poi, 199 sono riferiti alle misure di superficie (M10, 11, 13, 14 e 15) pari al 52% del totale e 183 milioni alle misure strutturali pari al 48%. Dall’avvio dei primi bandi inoltre è emerso che oltre 76mila domande di pagamento sono state pagate da AGEA OP alle imprese agricole ed agroalimentari e ad altri beneficiari.

Nel corso del 2020, ultimo anno di programmazione del periodo 2014-2020, saranno ancora disponibili risorse pari a 108 milioni di euro.

Di queste la Regione prevede di impegnare circa 87 milioni di euro nel 2020, mantenendo circa 21 milioni per l’anno successivo (risorse per la Banda Larga) da riprogrammare in quanto non vi è alcuna possibilità di impegno per ulteriori operazioni.

“I dati che emergono – ha commentato il neo assessore all’Agricoltura Roberto Morroni – sia per la spesa impegnata sia per quella pagata sono estremamente positivi. Stiamo mantenendo una tabella di marcia in linea con gli obiettivi del programma e tra l’altro come regione ci attestiamo a livelli positivi anche rispetto alle altre regioni d’Italia. Un dato che segniamo con favore.

La riunione del Comitato di sorveglianza è stata, però, anche l’occasione per sottolineare alcuni aspetti che dovremmo affrontare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi con l’attenzione necessaria anche in riferimenti alla riallocazione di alcune risorse da una misura a un’altra. Particolare attenzione l’abbiamo riservata alle risorse importanti che sono sul fronte della Banda Larga, 21 milioni circa, che possono essere tranquillamente riutilizzate a favore di altri interventi.

E questo sarà l’impegno che ci prendiamo in fase di trattativa anche con l’Unione Europea perché è un problema che non riguarda solo la regione Umbria. Pur avendo assolto agli interventi previsti, c’è un eccesso di risorse che riteniamo possano essere utilizzate in quei settori o ambiti che necessitano di misure maggiori”.

“Siamo alla vigilia della nuova programmazione comunitaria – ha aggiunto Morroni – cambieranno parecchie cose, l’esperienza di questi anni è positiva ma ci ha dato qualche indicazione: una, come sottolineato, è la riallocazione delle risorse, l’altra riguarda la vischiosità nei processi di pagamento. Sono tematiche dove l’Umbria ha maturato un’esperienza di valore e credo che con questo bagaglio ci apprestiamo ad affrontare le sfide dei prossimi mesi e dei prossimi anni con la determinazione necessaria e con un obiettivo: che la nostra agricoltura, intesa come tutta la filiera, deve essere in misura sempre più rilevante uno degli assi portanti della struttura economica della nostra Regione”.

Il rappresentante della Comunità europea Emanuel Jankowski ha poi elogiato la Regione Umbria per la gestione delle risorse del Programma di Sviluppo Rurale, sottolineando come quello dell’Umbria sia uno tra i migliori in Italia e in Europa per la qualità, la capillarità e la gestione dei finanziamenti.