Horizon 2020, ecco Flourish. Un drone ci aiuterà contro le piante infestanti

Un drone che dall’alto monitora il terreno agricolo e con sensori e telecamera scova le piante infestanti, ed a terra un robot gigante che raccoglie ed elabora le informazioni eliminando uno ad uno i vegetali nocivi. E’ l’avveniristico progetto d’agricoltura di precisione Flourish (finanziato dal programma della Comunità Europea Horizon 2020 con accordo di sovvenzione n. 644227-Flourish e dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione – SEFRI – della Svizzera con il contratto n. 15.0029) ed elaborato dalle università di Zurigo, Bonn, Friburgo, La Sapienza di Roma, Cnrs di Metz-Francia e l’azienda Bosch, che grazie ad Assam, partner dell’iniziativa, viene presentato dal 7 al 15 maggio a Villa Serafini Salvani di Pianello Vallesina-Monte Roberto in una settimana d’incontri.

“Un’iniziativa che apre la strada ad un’agricoltura di qualità rispettosa dell’ambiente e dei consumatori” secondo l’assessore regionale all’Agricoltura e vice presidente della Regione Marche Anna Casini. Ogni pianta infestante individuata dal drone può  essere asportata dal robot meccanicamente o utilizzando diserbanti in maniera selettiva, riducendo di molto l’inquinamento e gli investimenti in mano d’opera.

“In pratica – ha spiegato Alberto Pretto, dell’Università La Sapienza – il drone UAV (Unmanned Aerial Vehicle), oltre a raccogliere dati: posizione, temperatura, informazioni 3D e immagini visibili e spettrali per determinare eventuali aree critiche che vengono risolte in immagini ad alta definizione, e’ anche in grado di atterrare sul Robot UGV (Unmanned Ground Vehicle) per trasferirvi i dati e ricaricare la sua batteria.

Sulla base delle mappe prodotte, il sistema formula delle raccomandazioni agronomiche, indica gli interventi necessari e programma le missioni del robot a terra”. Dopo essere stato presentato ai partner coinvolti, il progetto viene presentato in questi giorni agli istituti agrari, agli osservatori e ai piloti dei droni, al pubblico, alle categorie interessate, ma tutti i cittadini che potranno verificarne l’utilizzo pratico in un terreno agricolo di barbabietole e girasoli.

FONTE ANSA