Specie aliene, oltre 400 in Italia. Oltre 30 miliardi di danni per l’agricoltura europea

Le chiamano specie aliene ma vengono dal pianeta Terra. In realtà non sono altro che le Ias (Invasive Alien Species), acronimo che identifica le Specie esotiche/aliene invasive: animali e piante, che, trasportate dall’uomo, in maniera volontaria o accidentale,al di fuori dall’area originaria, sopravvivono e si riproducono, causando impatti negativi alla biodiversità e ai servizi ecosistemici collegati. In Italia secondo la banca dati di Ispra sono oltre 400, come nutrie, zanzare Tigre, Gambero della Louisiana o il Giacinto di acqua (circa il 13% delle 3334 specie aliene presenti) che “senza allarmismi” inoltre hanno aspetti negativi sui raccolti e sulla salute.

Secondo Piero Genovesi, responsabile Area conservazione e gestione della Fauna Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), “si tratta di un problema ancora poco conosciuto, eppure gli impatti sono enormi. Le specie aliene invasive sono la terza più grave minaccia per la biodiversità, dopo la distruzione degli habitat e i cambiamenti climatici. Un
centinaio di specie hanno aspetti negativi anche sulla nostra salute, per esempio la zanzara Tigre, che trasmette patologie come la dengue”.

“In generale – specifica il ricercatore – comportano costi economici di circa 30 miliardi di euro l’anno su scala europea,  tra impatti su agricoltura, foreste, pesca e salute. A livello mondiale sono responsabili del 16% delle estinzioni“.  Genovesi non ha dubbi: “Proteggere la natura significa proteggere anche la nostra salute e l’economia”. Per frenare le invasioni, la Ue vieta il commercio e il possesso di specie particolarmente dannose. La lista comprende 49 specie invasive, di cui 33 presenti in Italia: 6 specie (piante) sono state introdotte prima del 1900; delle restanti, 26 da prima del 2010, e solo il calabrone asiatico è arrivato nel decennio in corso, per dispersione naturale dalla Francia.

Per Ispra, dal 2010 ad oggi sono state introdotte in media 13 specie aliene invasive all’anno, ed entro il 2020 l’uomo ne introdurrà 131 nuove, contro le 111 del primo decennio degli anni 2000.
Per Maria Carmela Giarratano, direttore generale Protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente, “serve una conoscenza esatta del fenomeno, che vada nella direzione del far
capire perché dobbiamo avere dei comportamenti attenti”.

Così a settembre partirà una campagna informativa di Ispra e Ministero dell’Ambiente, curata dalla società Art-Attack, con spot radiofonici, video, e-book e app. Una campagna pensata anche a seguito dell’entrata in vigore, lo scorso 14 febbraio, del Decreto Legislativo 230 del 2017 (adeguamento al Regolamento Ue 1143/2014) che prevede il divieto di commercio di specie di piante e animali esotiche. Coloro che possiedono una specie invasiva, dovranno denunciarla entro il 14 agosto al Ministero dell’Ambiente.

Per Genovesi “è difficile vedere in uno scoiattolo o in una tartaruga una minaccia reale”, così “vogliamo rendere tutti più consapevoli anche nel quotidiano: nell’acquisto e nella vendita
di una pianta o di una tartaruga, nel corso di un viaggio, nel fare giardinaggio o pesca sportiva, nell’attività professionale”.

FONTE ANSA